
Il presidente della Camera Gianfranco Fini

Maurizio Belpietro
ROMA – La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione del direttore del quotidiano “Libero”, Maurizio Belpietro, processato per avere pubblicato la notizia di un presunto attentato che si stava preparando contro il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini.
La Suprema Corte ha annullato senza rinvio l’assoluzione, trasmettendo gli atti al gip di Milano. A fine dicembre 2010, Belpietro aveva firmato un editoriale in cui si dava notizia di un presunto progetto di attentato contro Fini, ex leader di An e “cofondatore” del Pdl, prima della rottura con l’allora premier Silvio Berlusconi.
Il giornalista era stato, poi, assolto con la motivazione che il fatto non costituiva reato, mentre era stato condannato Emanuele Catino per aver rilasciato dichiarazioni false sulla propria presunta conoscenza del progetto di attentato.
Secondo Catino, a compiere l’azione dovevano essere persone legate alla criminalità pugliese, e l’obiettivo era quello di far ricadere la responsabilità su Berlusconi.
Secondo la Cassazione, invece, la “colpa” di Belpietro “è del tutto evidente poiché il giornalista, prima di pubblicare una notizia, ha l’obbligo professionale di accertare la veridicità della stessa tanto più se la notizia è di particolare gravità”. (Reuters)