
Martin Parr e le “100 foto per la libertà di stampa” di Rsf
ROMA – E’ Martin Parr, fotografo britannico legato, dal 1994, alla nota agenzia Magnum Photos, il protagonista della collezione “100 foto per la libertà di stampa” di Reporter senza frontiere.
Al lavoro di Parr, considerato uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea, è, infatti, dedicato l’album che Rsf dedica, quest’anno, alla libertà di stampa e di espressione, nel 20° anniversario della sua edizione.
Del resto Parr (nato ad Epsom nel 1952) aveva già lavorato per Reporter senza frontiere nel marzo scorso, realizzando una serie di immagini nel sito archeologico di Angkor Vat, in Cambogia.
Scatti che celebrano il colore e che conquistano anche l’osservatore più disattento, quelli di Parr, che “cattura l’aspetto bizzarro della società consumistica – è il commento di Rsf – con vena ironica, occhio spietato e senza compromessi. Il risultato è a volte comico, altre inquietante”.
Per il fotografo britannico, “i viaggi turistici sono una forma moderna di pellegrinaggio e le foto che ne scaturiscono, l’ultima ricompensa”. “Questo album, che consacra il suo lavoro sul fenomeno del turismo di massa, – sottolinea l’organizzazione che da 25 anni difende i giornalisti e il loro diritto di informare nel mondo – mostra i ‘pellegrini’ condizionati a fare ovunque la stessa cosa alla stessa ora: visite a tempo record, naso incollato all’obiettivo, folle accalcate ai piedi di monumenti, scene di spiagge sovraffollate. Comico ma spesso anche crudele, colui che dice di voler semplicemente ‘fotografare i suoi contemporanei’ immortala da trent’anni la nostra società, con tutte le sue assurdità”.