Sotto accusa anche il marito dell’ex direttrice del settore quotidiani della News Corp. La Procura: “Ci sono prove sufficienti”

Intercettazioni: la “rossa” di Murdoch d’intralcio alla giustizia

Rebekah Brooks e il marito Charlie

LONDRA (Gran Bretagna) – Rebekah Brooks, ex direttrice esecutiva del settore quotidiani britannici del gruppo editoriale di Rupert Murdoch, è stata accusata di avere intralciato il corso della giustizia nello scandalo delle intercettazioni telefoniche. Lo hanno detto oggi i procuratori britannici.
“Sono giunto alla conclusione che… ci siano prove sufficienti per una sentenza di condanna”, ha detto Alison Levitt, il primo consigliere legale del capo delle procure.
Sotto accusa è finito anche il marito della Brooks, Charlie, che fa l’addestratore di cavalli, la sua segretaria e altro personale del quotidiano britannico News International. Per intralciare il corso della giustizia il massimo della pena previsto è l’ergastolo.
La notizia rappresenta un duro colpo per Murdoch e un motivo di imbarazzo per il premier britannico David Cameron, che è amico della Brooks e di suo marito.
La polizia sta conducendo da oltre un anno un’indagine sull’ipotesi che giornalisti del tabloid “News of the World”, di proprietà di Murdoch, intercettassero regolarmente i telefoni di celebrità, politici e vittime di atti criminali per produrre scoop.
L’indagine è volta anche a stabilire se le intercettazioni illegali riguardassero i computer e se funzionari di polizia venissero pagati illegalmente per far filtrare notizie di prima mano. (Reuters)

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