Oggi al Quirinale l’incontro tra il Capo dello Stato e l’Osservatorio Permanente guidato da Andrea Ceccherini

I giovani editori a Napolitano: “Non è un Paese per noi”

Andrea Ceccherini incontra Giorgio Napolitano

ROMA – Si è svolto oggi al Quirinale, l’incontro tra il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Presidente Andrea Ceccherini accompagnato dalla Delegazione dell’Osservatorio Permanente Giovani Editori.
Il Capo dello Stato infatti ha ricevuto Ceccherini e i rappresentanti dei gruppi editoriali aderenti all’Osservatorio Permanente Giovani Editori in occasione dei festeggiamenti del 10° anniversario dell’attività dell’Organizzazione.
L’udienza – informa un comunicato – si è aperta con l’intervento del Presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani Editori che, rivolgendosi a Napolitano, ha affermato: “Signor Presidente, questo non è un Paese per giovani!”.
Ceccherini ha avuto modo, nel suo intervento, di presentare le ragioni che hanno mosso l’iniziativa dell’Osservatorio in questi dieci anni e gli sviluppi futuri: “Fino ad oggi con il Quotidiano in Classe abbiamo cercato di contribuire ad aprire di più” gli occhi dei giovani sul mondo, affinchè potessero maturare un’opinione propria dei fatti. Da domani puntiamo a far fare ai ragazzi un passo in più: puntiamo a far sì che l’opinione che i giovani avranno maturato, leggendo in classe più quotidiani a confronto, possano provare il piacere di metterla a confronto con quella degli altri, attraverso un nuovo portale, che l’anno prossimo lanceremo, e che si candiderà a divenire il portale dei giovani italiani. E’ un modo, il nostro, per dare voce ad una generazione che non ce l’ha, in un Paese che non la valorizza”.
“I giovani italiani, oggi, si sentono – ha aggiunto – forse, più” di sempre, una generazione fuori: fuori dall’occupazione, fuori dalle opportunità, fuori dal futuro. E quando i giovani si sentono fuori dal futuro del Paese, Signor Presidente, non c’è futuro per quel Paese. E’ anche per questo che vorremmo poter contribuire a riportare questa generazione dentro: dentro la comunita’, dentro le opportunità, dentro il Paese”.
Ceccherini, in chiusura del suo intervento, ha tenuto a spiegare come in questi dieci anni i risultati conseguiti e il lavoro svolto siano stati possibili grazie ad una grande squadra. Una squadra che oggi riunisce 17 grandi testate giornalistiche (Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, L’Unione Sarda, l’Adige, Il Tempo, la Gazzetta del Sud, L’Arena, Il Giornale di Vicenza, Bresciaoggi, La Stampa, la Gazzetta di Parma, Il Gazzettino, La Gazzetta dello Sport e L’Osservatore Romano), 33 fondazioni d’origine bancaria, 6 grandi aziende italiane dotate di responsabilita’ sociale e oltre 43.000 insegnanti italiani, che sono stati l’anima dell’iniziativa, e che, insieme, lavorando insieme, anche in questo anno scolastico, hanno permesso a ben oltre 2.000.000 di studenti di prender parte a questa esperienza.
Dopo l’intervento del Presidente dell’Osservatorio, sono stati i direttori dei due giornali che in tutta Italia accompagnano l’Osservatorio, nelle scuole per tenere l’ora settimanale di lettura. In proposito Ferruccio de Bortoli (Corriere della Sera) ha dichiarato come “questi anni di lavoro del progetto ‘Il Quotidiano in classe’ promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani – Editori, debbo riconoscerlo, è un’iniziativa che ha avvicinato davvero i giovani alla lettura dei quotidiani, e non solo grazie anche alla collaborazione preziosa degli insegnanti che hanno permesso la definizione di un metodo condiviso per interpretare i fatti e stimolare lo spirito critico, facendo riscoprire l’ora di educazione civica, di cui sentiamo tutti la mancanza. Ma la vera scuola l’abbiamo fatta noi giornalisti e devo dire che ne avevamo bisogno, abbiamo imparato ad essere più umili, più chiari nella scrittura e più aperti al confronto”.
Mentre Roberto Napoletano (Il Sole 24 Ore) ha affermato: “In un momento di grande crisi come quello attuale del mondo dell’editoria sapere che i giovani nella fascia di età 14 -19 anni stanno facendo un’esperienza così significativa come quella de ‘Il Quotidiano in classe’ deve essere un ulteriore stimolo ad aprire una stagione nuova e quindi e’ importante educare alla lettura soprattuto in questo momento in cui i giovani saltano questo passaggio in quanto hanno altri canali di informazione. Mi fa piacere riconoscere come la semina dell’Osservatorio abbia dato i suoi frutti, come peraltro testimoniano tutte le indagine Audipress relative al segmento di età in cui l’Osservatorio ha operato. La prossima sfida dell’Osservatorio insieme agli editori, come Ceccherini ha annunciato, dovrà essere quella di intrecciare l’informazione cartacea con quella digitale per far si che i giovani che amano e vivono su internet possano da internet passare al giornale e poi tornare a navigare ulteriormente sul web”.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervendo in chiusura dell’udienza ha voluto fare pubblicamente i complimenti al Presidente Andrea Ceccherini e all’Osservatorio Permanente Giovani Editori riconoscendo il valore civile e sociale e soprattutto il successo di partecipazione che è riuscito a suscitare tra i giovani.
Il Capo dello Stato si e’ soffermato su quanto sia fondamentale oggi educare a leggere, ed in particolare educare a leggere con senso critico riconoscendo all’Osservatorio ed alla sua iniziativa il ruolo di chi contribuisce a dare una possibilità ai giovani per formarsi un’opinione propria ed esprimersi meglio nella democrazia del Paese. Il Presidente della Repubblica rivolgendosi ad Andrea Ceccherini ha voluto sottolineare inoltre quanto condividesse la riflessione fatta dal Presidente dell’Osservatorio in merito al fatto che “questa è una generazione su cui si può contare”. (Asca)

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