
Dopo le lamentele per lo stile “disinvolto” dei nuovi media, il ministro della Cultura e dell’informazione, Sayed Makhdoom Raheen, ha fatto sapere di “aver notificato” le nuove disposizioni a tutte le emittenti, private comprese.
“D’ora in poi le presentatrici, ha detto all’agenzia di stampa Dpa, dovranno indossare il velo, vestirsi in modo sobrio, evitare make up inopportuni e trucco pesante”.
Per Sami Mahdi, della privata 1 TV, le nuove direttive sono state pensate per compiacere i talebani (che sognano di tornare al potere), mentre Kabul è sempre più impegnata nel processo di riconciliazione, anche se i seguaci del mullah Omar hanno negato qualsiasi contatto con il governo di Hamid Karzai.
“Il futuro preoccupa giornalisti e media liberi dell’Afghanistan”, ha commentato, convinto che questo sia solo il primo passo verso regole sempre più severe per i media. Il timore è un tuffo nel passato. All’epoca del regime dei Talebani, caduto ormai più di dieci anni fa, la tv era proibita e alle donne era imposto il burqa. (Adnkronos)