

Il bilancio 2011 delle vittime è il secondo più sanguinoso dopo quello del 2009, quando furono 110 i giornalisti uccisi. “La situazione sta peggiorando”, afferma l’Ipi, notando che nel 2001 il bilancio è stato di 55 morti.
“Nel 2002, 19 paesi erano sulla lista nera stilata dall’Ipi mentre lo scorso anno sono saliti a 40”. Con 10 giornalisti uccisi il Messico è il paese più pericolo per i cronisti, segue l’Iraq (soprattutto a causa degli attentati), poi l’Honduras, Pakistan e Yemen, ognuno con 6 morti, infine Libia e Brasile con cinque.
Nel Nordafrica e Medio Oriente i giornalisti sono stati uccisi principalmente durante le rivolte della cosiddetta “primavera araba”. Nell’Africa sub-sahariana, in Russia e in Pakistan, i reporter sono state vittime di omicidi mirati, prosegue l’Ipi.
“Quasi tutti tra le giornaliste e i giornalisti uccisi nel 2011 erano reporter locali e cameraman che coprivano conflitti locali, casi di corruzione e altre attività illegali”, prosegue l’Ipi, secondo la quale “la probabilità” che gli assassini vengano portati di fronte alla giustizia è prossima allo zero”. L’Ipi nota, infine, una “tendenza all´aumento della violenza contro i giornalisti anche nell’emisfero occidentale”. (fonte Asca/Afp)
“Nel 2002, 19 paesi erano sulla lista nera stilata dall’Ipi mentre lo scorso anno sono saliti a 40”. Con 10 giornalisti uccisi il Messico è il paese più pericolo per i cronisti, segue l’Iraq (soprattutto a causa degli attentati), poi l’Honduras, Pakistan e Yemen, ognuno con 6 morti, infine Libia e Brasile con cinque.
Nel Nordafrica e Medio Oriente i giornalisti sono stati uccisi principalmente durante le rivolte della cosiddetta “primavera araba”. Nell’Africa sub-sahariana, in Russia e in Pakistan, i reporter sono state vittime di omicidi mirati, prosegue l’Ipi.
“Quasi tutti tra le giornaliste e i giornalisti uccisi nel 2011 erano reporter locali e cameraman che coprivano conflitti locali, casi di corruzione e altre attività illegali”, prosegue l’Ipi, secondo la quale “la probabilità” che gli assassini vengano portati di fronte alla giustizia è prossima allo zero”. L’Ipi nota, infine, una “tendenza all´aumento della violenza contro i giornalisti anche nell’emisfero occidentale”. (fonte Asca/Afp)