Dopo quella della Fnsi, la protesta del Coordinamento Uffici Stampa Università ed Enti di Ricerca

Uffici stampa: l’Isfol si beffa della Legge 150

ROMA – Dopo la Federazione Nazionale della Stampa, anche il Coordinamento Uffici Stampa Università ed Enti di Ricerca si rivolge all’Isfol per protestare contro il Regolamento dell’Istituto che, come già evidenziato dalla Fnsi, stravolge il senso della Legge 150/2000 che disciplina la natura e l’attività degli Uffici Stampa.
Ma ecco, nel dettaglio, il testo della lettera indirizzata al presidente e al direttore dell’Isfol:

Egregio Presidente, egregio Direttore, il Coordinamento nazionale degli “Uffici Stampa delle Università e degli Enti di Ricerca” esprime, come ha già fatto la Fnsi, la sua più totale contrarietà per quanto contenuto nel Titolo II del  Regolamento di organizzazione e funzionamento  dell’Isfol.
L’articolo 2 fa specifico riferimento all’Ufficio Stampa che, secondo il testo, “cura i rapporti con la stampa, redigendo  comunicati e note informative su indicazioni del Presidente. E’  coordinato da un giornalista professionista che svolge anche il ruolo di portavoce”.
Uno stravolgimento di quanto  stabilito dalla legge 150/2000 per tre motivi:

  • l’articolo 7 individua nella figura del portavoce una persona che “non può, per tutta la durata del relativo incarico, esercitare attività nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle  relazioni pubbliche”;
  • l’articolo 9  – comma 3 – definisce la figura del capo ufficio stampa come quella del coordinatore di altri giornalisti impegnati nello  stesso ufficio; mentre il comma 2 non ha dubbi sul fatto che gli uffici stampa siano “ costituiti da personale iscritto all’albo nazionale dei giornalisti”.

Ruoli e compiti differenti che non possono essere individuati nella stessa struttura e, a maggior ragione,  nella stessa persona. Alla luce di quanto sopra  chiedo, a nome del Coordinamento degli Uffici Stampa e degli Enti di Ricerca, che l’Isfol  riscriva l’articolo in questione nel rispetto di quanto stabilito dalla legge  150/2000 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Portavoce
Vincenzo Raimondo Greco

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