La polizia di New York duramente criticata per il modo con cui viene gestito il diritto di cronaca

Indignados: è il turno dei giornalisti americani

WASHINGTON (Stati Uniti) – Dopo gli indignati di Zuccotti Park, ora è la volta dei giornalisti americani a “indignarsi”, contro le limitazioni imposte dalle forze di sicurezza al loro lavoro.
I rappresentanti della carta stampata, delle televisioni e i vari blogger hanno duramente criticato la polizia di New York per il modo in cui viene gestito il diritto di cronaca.
Alcuni di loro dicono che gli agenti hanno bloccato i giornalisti durante le operazioni di pulizia a Zuccotti Park, altri lamentano l’uso della forza oltre ad alcuni abusi da parte delle forze dell’ordine che hanno portato all’arresto di giornalisti mentre svolgevano il proprio lavoro.
A gran voce, i rappresentanti della stampa hanno chiesto un incontro sia con i vertici della polizia sia con il sindaco Bloomberg. Il portavoce del New York Police Department si è detto disposto a chiarire i malintesi, da City Hall, il municipio, invece ancora nessuna risposta.
Ieri alcuni “indignati” hanno interrotto il discorso del presidente degli Stati Uniti a Manchester, nel New Hampshire. Fischi e urla di protesta accolti da Obama con il solito aplomb. Poi il presidente ha chiesto di proseguire per illustrare il suo punto di vista.
All’indomani del fallimento annunciato dalla supercommissione bipartisan incaricata di trovare un accordo sulla riduzione del debito, Obama si è rivolto direttamente alla sua base elettorale: la classe media.
“Nel 2008 è per voi che ho deciso di correre. Per la classe media questo è un decennio difficile, c’è un profondo senso di frustrazione e il sogno americano rischia di svanire ma non possiamo lasciare che ciò accada”. (Corriere Canadese)

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