PAVIA – L’Assemblea dei giornalisti della Provincia Pavese ha affidato al Comitato di redazione un pacchetto di due giorni di sciopero ed eventuali altre forme di protesta da attuare nel caso in cui l’Azienda dovesse lasciare inascoltata un’ulteriore richiesta di dialogo da parte dell’Assemblea e del Cdr.
L’Assemblea di redazione contesta le scelte della Direzione e, in particolare, quella di avviare un piano editoriale fortemente contrastato, in una fase di reale cambiamento di mercato in cui un giornale come la Provincia Pavese, che presenta conti attivi e in ordine in un periodo di grave difficoltà del mercato editoriale, dovrebbe pensare a potenziarsi senza cedere posizioni nel panorama giornalistico provinciale.
Il progetto riorganizzativo del direttore responsabile, invece, comporta un fortissimo indebolimento delle redazioni staccate di Voghera e Vigevano, perché il Piano di riorganizzazione, non condiviso dalla maggioranza dei giornalisti della Provincia Pavese, depotenzia fortemente le redazioni decentrate di Voghera e Vigevano e, di conseguenza, indebolisce la presenza sul territorio che ha sempre rappresentato l’anima e la formula del successo dei quotidiani locali del Gruppo Finegil-Espresso.
L’Assemblea dei giornalisti della Provincia Pavese contesta le scelte della Direzione e, in particolare, quella di avviare un Piano editoriale fortemente contrastato dalla redazione, in una fase di reale cambiamento di mercato. Viene, quindi, ribadita la richiesta di ritirare il Piano di riorganizzazione, la cui partenza è prevista per lunedì 28 novembre, e di avviare un nuovo confronto che porti a una soluzione condivisa, e non imposta, sull’organizzazione del giornale per raggiungere insieme l’obiettivo comune e condiviso di rafforzare sempre di più la presenza del quotidiano su tutto il territorio provinciale.
L’Assemblea dei giornalisti contesta le “scelte della direzione che indeboliscono le redazioni staccate”