
La cerimonia di premiazione, condotta da Bruno Vespa, presidente della giuria nazionale, è stata presentata da Margherita Ghinassi. Il Guidarello ad honorem, riconoscimento che va a personalità che si sono distinte nei propri ambiti di attività, è stato assegnato al Presidente della Corte dei Conti, il magistrato Luigi Giampaolino.
“La Corte dei Conti – ricorda il presidente di Confindustria Ravenna, Guido Ottolenghi – nasce per vigilare sulle amministrazioni dello Stato, per prevenire ed impedire, quando possibile, sperperi e cattive gestioni. Questo riconoscimento segue il Guidarello ad honorem dell’anno scorso al presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Antonio Catricalà, e segnala l’attenzione degli imprenditori al tema della legalità, strettamente connesso a quello del merito e della cultura che il Premio Guidarello promuove da 40 anni”.
Per il Giornalismo Nazionale sono stati premiati Mario Pirani, editorialista de “La Repubblica”, di cui è stato tra i fondatori, per il libro “Poteva andare peggio. Mezzo secolo di ragionevoli illusioni” (sezione cultura); Roberto Giardina, corrispondente da Berlino del Quotidiano Nazionale e Maurizio Molinari, corrispondente da New York de La Stampa (sezione società); per la sezione radio/televisione la conduttrice Simona Ventura. La giuria nazionale, presieduta da Vespa, era composta da Ferruccio De Bortoli, Stefano Folli, Giancarlo Mazzuca, Cristina Mazzavillani Muti, Giuliano Molossi, Piero Ostellino, Antonio Patuelli e Pierluigi Visci.
Per il Giornalismo Romagna, la giuria presieduta da Roberto Balzani e composta da Dante Bolognesi e Franco Gàbici, ha premiato Armando Torno, editorialista del Corriere della Sera, che ha intervistato l’editore Livio Garzanti, romagnolo di nascita, per il suo 90° compleanno (sezione cultura); Antonio Castronuovo, direttore de “La Piê”, la più antica rivista di cultura romagnola fondata da Aldo Spallicci nel 1920 (sezione società); M. Valeria Miniati per il saggio Italiano di Romagna: storia di usi e di parole (sezione studi e ricerche).
Il Premio Guidarello Turismo è andato a Fulco Pratesi, fondatore e presidente onorario del Wwf (sezione società) e a Edoardo Raspelli, critico gastronomico conduttore del programma “Melaverde” (sezione radio/televisione). Il Guidarello alla Memoria è stato attribuito al poeta veneto Andrea Zanzotto, uno dei protagonisti della cultura e della letteratura del Novecento, scomparso il 18 ottobre scorso all’età di 90 anni.
Come di consueto, accanto a questi nomi, nei giorni scorsi è stata premiata la classe vincitrice della V edizione del Guidarello Giovani. Centinaia gli alunni coinvolti in tutta la provincia attraverso i “reportage in azienda”, e sempre più numerose le imprese che aderiscono al progetto, quest’anno il 10% in più del 2010. Filo conduttore dell’edizione 2011 è stato il parallelo tra le competenze vincenti nel mondo dell’impresa e dello sport: a confrontarsi con i ragazzi saranno allenatori e atleti del rugby e della pallavolo femminile.
Il Premio Guidarello è patrocinato dal Ministero per i Beni e le attività culturali, dal Ministro del Turismo e dalla Provincia di Ravenna, con la compartecipazione del Comune di Ravenna e il contributo della Camera di Commercio.
“L’iniziativa vuole essere una prosecuzione del primo volume, curato vent’anni fa dall’ideatore del Premio, Walter Della Monica, con le stesse finalità – ha spiegato Guido Ottolenghi – sarà distribuito in versione cartacea e digitale, e offre un quadro completo e rappresentativo della storia culturale ed economica della Romagna e della nostra città che oggi, come sempre, ha di fronte sfide importanti sul piano industriale e culturale. Tutti siamo chiamati a riflettere e fornire indicazioni su come affrontare queste sfide, e rileggendo gli articoli premiati raccolti nei due testi, che descrivono le tradizioni locali e i personaggi che ne hanno fatto la storia negli ultimi 40 anni, potremo trovare storie dimenticate e felici spunti per il futuro. Anche questa iniziativa vuole essere un nostro contributo alla candidatura di Ravenna a Capitale europea della cultura 2019”.