
Alessandro Cozzi
MILANO – A distanza di tredici anni, la procura di Milano riapre le indagini sulla morte di un uomo e iscrive nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio, Alessandro Cozzi, il conduttore televisivo già arrestato per l’omicidio, nel marzo scorso, del titolare di una agenzia di lavoro, Ettore Vitiello.
Ora Cozzi viene ritenuto responsabile anche della morte di Alfredo Cappelletti, che tredici anni fa era suo socio in affari, e si credeva morto suicida. Il 13 settembre ‘98, l’uomo, 49 anni, fu trovato morto nel suo ufficio in via Malpighi a Milano, in seguito a una coltellata al petto.
Cozzi fu sospettato dell’omicidio, anche se mai formalmente indagato, perché era stata l’ultima persona a incontrare la vittima, che si occupava di formazione professionale proprio nel suo ufficio dove poi fu trovato morto.
Il fascicolo fu tuttavia archiviato dopo un paio di anni e il caso fu considerato come un suicidio, anche se apparve strana la circostanza che il coltello fu trovato lontano dal corpo dell’uomo, come se si fosse prima pugnalato e poi avesse estratto la lama.
Cozzi, conduttore qualche anno fa della trasmissione Rai “Diario di famiglia”, era finito in carcere il 29 marzo per aver ucciso, con una trentina di coltellate e per un movente di natura economica, Ettore Vitiello. (Agi) .