A Rami Nakhle e Ali Ferzat l’11° “Città di Siena - Isf” organizzato da Information Safety and Freedom

Premio per la libertà di informazione a due siriani

Rami Nakhle

Ali Ferzat

SIENA – E’ stato assegnato a due siriani il Premio internazionale per la libertà di informazione “Città di Siena – Isf”. Il Premio, giunto quest’anno alla sua undicesima edizione, è organizzato da Information Safety and Freedom in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della Toscana, l’Associazione Stampa Toscana e la Fondazione Darek Rocco Barnabei.
I premiati sono Rami Nakhle, il più noto blogger siriano che si è rifugiato prima a Beirut e ora, perseguitato dalle minacce del regime, a Washington, e Ali Ferzat, considerato uno dei maggiori disegnatori satirici del mondo arabo, che il 25 agosto scorso è stato arrestato e torturato.
A Ferzat, colpevole di aver criticato il leader siriano Assad e di averlo disegnato in fuga dal Paese assieme a Gheddafi, sono state spezzate le ossa delle mani. Oggi è a casa sotto terapia di morfina e controllato dalle forze del regime. Una violenza che, ha scritto il disegnatore italiano Sergio Staino nella motivazione del premio, “mi ha riportato alla mente violenze di altri carnefici, i fascisti cileni in primo luogo, quando, prima di ucciderlo, tagliarono le mani al poeta e musicista Victor Jara.
Quanto mostruoso deve essere un potere per colpire una mano che stringe una matita e una chitarra?”. E’ stato lo stesso Staino a consegnare il premio al collega siriano, in collegamento via Internet da Damasco con il Museo di Santa Maria della Scala dove si è svolta l’iniziativa.
A ritirare materialmente i premi è stato, invece, il giornalista libanese Saad Kiwan, ospite d’onore della manifestazione, una delle figure più importanti nel panorama del giornalismo mediorientale e attualmente general manager della Fondazione Samir Kassir di Beirut che prende il nome dal docente universitario, giornalista, direttore di giornali e attivista politico ucciso da una autobomba a Beirut nel 2005.

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