TRIPOLI (Libia) – Giubbetto antiproiettile, elmetto e computer alla mano. E’ la dotazione dei giornalisti delle testate internazionali che da Tripoli raccontano le ultime ore del regime di Gheddafi. Alcuni di loro, bloccati in albergo mentre fuori imperversano gli scontri, fanno la cronaca minuto per minuto dell’avanzata dei ribelli.
“Ho sentito che la gente è arrivata alla Piazza verde, e che i ribelli controllano parte della città. Le autorità ci hanno detto di aver permesso agli insorti di entrare a Tripoli per poi poter reprimere la protesta. Ci è stato anche detto che Gheddafi era nella Piazza Verde, ma le informazioni che arrivano continuano a cambiare”, dice Lizzie Phelan una giornalista indipendente.
“In questo momento c’è un uomo armato al piano di sotto che è entrato nel nostro albergo, sta urlando e stanno cercando di bloccarlo”, racconta preoccupato un reporter di Cnn. Ha, invece, scelto di documentare in prima persona quello che stava succedendo in Piazza Verde, Sara Sidner, già ribattezzata la giornalista con l’emetto che ha fatto una cronaca in diretta dell’arrivo degli insorti a Tripoli.
“In questo momento c’è un uomo armato al piano di sotto che è entrato nel nostro albergo, sta urlando e stanno cercando di bloccarlo”, racconta preoccupato un reporter di Cnn. Ha, invece, scelto di documentare in prima persona quello che stava succedendo in Piazza Verde, Sara Sidner, già ribattezzata la giornalista con l’emetto che ha fatto una cronaca in diretta dell’arrivo degli insorti a Tripoli.