
A sinistra: le vetrate dell’edificio sventrate dall’esplosione; a destra: il cadaveri dei giovani sull’isolotto di Utoya
OSLO (Norvegia) – E’ di 92 morti il bilancio, ancora provvisorio (una ventina sono in fin di vita), del doppio attentato di ieri pomeriggio in Norvegia. Una strage che ha avuto inizio con un’esplosione nel centro di Oslo, cui è seguito un vero e proprio tiro al bersaglio sull’isolotto di Utoya. Un uomo solo il responsabile degli attacchi: Anders Behring Breivik, 32 anni, “cristiano fondamentalista” vicino ad ambienti dell’estrema de

Anders Behring Breivik
L’uomo, arrestato dalla polizia, travestito da poliziotto ha sparato all’impazzata contro i giovani del campo estivo del partito laburista uccidendone 84. Sul suo profilo tracciato su Facebook si definisce “single, cristiano, conservatore e anti-islamico” ed il 17 luglio scorso, ha postato su Twitter un messaggio che racchiudeva il suo progetto terroristico: “Una persona con una fede ha la forza di 100mila che hanno solo interessi”. L’esplosione nel centro di Oslo ne aveva, invece, uccisi sette. Numerosi i feriti, alcuni dei quali in modo grave.