
Lucia Annunziata

Paolo Ruffini
ROMA – “Le mie dimissioni sono definitive”. E’ quanto dice Lucia Annunziata che lascia il suo programma in Rai, In mezz’ora in polemica con il direttore di Rai3 Paolo Ruffini. Annunziata ha presentato le sue dimissioni stamattina al direttore generale Lorenza Lei che le ha chiesto se si potevano trovare altre strade, ma lei ha risposto di no.
“Il direttore Paolo Ruffini – spiega Lucia Annunziata – lunedì 27 ha comunicato in comitato editoriale-aziendale di ritenere impossibile continuare a lavorare con me dopo la mia intervista al Messaggero ed ha chiesto alla Rai la possibilità di trasferirmi su altre reti. Ho preso atto – aggiunge – ed ho presentato questa mattina le mie dimissioni al direttore generale Lorenza Lei. Il dg mi ha chiesto se si poteva trovare altre strade. Ho detto no, le mie dimissioni sono definitive”.
Già nella serata di presentazione dei palinsesti c’era stato uno scontro tra Ruffini e Annunziata, per l’assenza del suo programma dalla cartellina dei palinsesti autunnali che, però, il direttore aveva giustificato come un errore di stampa. Ma la giornalista aveva lasciato, comunque, la serata.
Al momento, a quanto si apprende, l’addio alla Rai non prevederebbe un nuovo contratto con altra emittente.
Nel suo strappo con il direttore di Rai3, Paolo Ruffini, Lucia Annunziata fa riferimento ad un’intervista rilasciata al Messaggero del 22 giugno, in cui parlava dello scontro nella serata dei palinsesti e diceva che il suo programma era “gestito come un fondo di magazzino. Orari variabili, nessuna promozione”. Spiegando che l’assenza della brochure della presentazione dei palinsesti era stata “l’ultima goccia”.
Le scuse della rete non le erano bastate: “Hanno raccontato anche tante bugie. No, non mi basta”, aveva detto l’Annunziata ad Alberto Guarnieri del Messaggero. Aggiungendo, poi, che “anche nel rapporto tra sinistra e televisione, specie su Raitre, ci sono cose che proprio non vanno”. Ovvero “le stesse che vengono rimproverate al centrodestra. Piccole mafie, rapporti non chiari, privilegi attribuiti non secondo il merito”. E concludeva: “Vogliamo ricordare come è stato mandato via Antonio Di Bella?”.
Paolo Ruffini gli aveva risposto definendo una “stupidata” parlare di “piccole mafie” a Raitre.
“Se ha parlato di piccole mafie ha detto una grande stupidata – aveva detto Ruffini, intervenendo a “24 mattino” -. Lucia sa benissimo che il suo programma è in palinsesto, al suo programma voglio bene perché ha dato prestigio alla rete. Il termine mafie è proprio una stupidata”.
“La sua decisione di dimettersi dalla Rai – dice Ruffini – è un atto unilaterale a seguito di una polemica unilaterale e di affermazioni offensive che non intendo commentare, anche perché si commentano da sole. L’unica cosa che posso fare, e che ho fatto anche nell’ultima riunione del comitato editoriale del 27 giugno, è prenderne atto”.
Così il direttore di Rai3 Paolo Ruffini commenta la decisione di Lucia Annunziata di lasciare l’azienda pubblica.
“In una lunga intervista (mai smentita) a il Messaggero del 22 giugno scorso – ricorda Ruffini -, Lucia Annunziata (che fino al giorno prima aveva concordato le innovazioni da apportare al suo programma, previsto in onda dall’11 settembre e presente nel filmato aziendale presentato agli investitori pubblicitari) ha pubblicamente affermato di non voler più lavorare a Rai3 accusando la rete di ‘cose che proprio non vanno, piccole mafie, rapporti non chiari, privilegi attribuiti non secondo il merito’, e dichiarando di ‘non volere piu’ avere a che faré con le persone che vi lavorano”.