
Giorgia Meloni

Gianfranco Fini
ROMA – “Compensi di un euro e tempi di pagamento che arrivano a superare un anno: il fenomeno dello sfruttamento e dell’umiliazione della professionalità di tanti giornalisti precari ha raggiunto ormai un punto di non ritorno”.
Lo afferma il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, che aggiunge: “Sono troppi i giovani che, mortificati dalla precarietà e da compensi non adeguati al lavoro svolto, vengono sfruttati senza ritegno. Come dimostra la recente tragedia del giornalista che si è tolto la vita.
Credo che su un punto almeno si possa e si debba intervenire: immaginando uno strumento di verifica che consenta di stabilire criteri minimi di correttezza nella gestione dei compensi per i freelance e che rappresenti una condizione irrinunciabile per gli editori che vogliano accedere a un qualsiasi tipo di finanziamento pubblico”.
“Esiste – aggiunge il ministro della Gioventù – un disegno di legge a firma di Silvano Moffa incardinato in commissione cultura alla Camera. Mi unisco alla richiesta del presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, di accelerare l’iter di questa proposta. Ho già parlato con la presidente della Commissione, Valentina Aprea, e siamo d’accordo perché – conclude Meloni – di concerto con i gruppi parlamentari, s’inizi presto ad affrontare questa spinosa questione”.
Anche il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, si associa all’auspicio che “le forze politiche possano quanto prima trovare un’ampia intesa che consenta l’avvio dell’esame della proposta di legge recante «norme per promuovere l’equità retributiva del lavoro giornalistico» in vista del successivo trasferimento in sede legislativa”.