Avvisi di garanzia all’inviata di una tv e ad un consulente informatico degli ex difensori di Sabrina Misseri

Omicidio Scazzi: giornalista accusata di ricettazione

Il garage di casa Misseri, ad Avetrana

TARANTO – Due avvisi di conclusione delle indagini preliminari sono stati notificati a una giornalista e ad un consulente degli ex difensori di Sabrina Misseri nell’ambito di una inchiesta collaterale a quella principale per l’omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto il 26 agosto del 2010. La prima è accusata di ricettazione (articoli 615 bis e 61 Codice Penale), il secondo di interferenza illecita nella vita privata (articolo 648).
La vicenda è quella relativa ad alcune foto scattate all’interno del garage di casa Misseri in via Deledda ad Avetrana che il consulente avrebbe prima offerto in vendita a una troupe del Tg2 ottenendo un rifiutò della proposta, e poi le avrebbe cedute alla giornalista di una trasmissione di una tv nazionale. Le foto (circa 18) furono scattate il 24 ottobre ad Avetrana mentre la cessione sarebbe avvenuta due giorni dopo a Taranto.
In tv apparvero tre scatti. Il processo è stato fissato il 6 dicembre davanti al giudice monocratico del Tribunale di Taranto Ciro Fiore. Le indagini sono state svolte dal procuratore aggiunto Pietro Argentino.
Intanto c’è attesa a Taranto per la decisione del Tribunale del Riesame sulla richiesta di scarcerazione per Sabrina Misseri e Cosima Serrano chiesta dai difensori della prima, Nicola Marseglia e Franco Coppi, e della seconda Luigi Rella e Franco De Jaco. Il dispositivo dovrebbe essere depositato entro il pomeriggio mentre le motivazioni saranno consegnate nei prossimi giorni.

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