
Carlo Verna
ROMA – “Stiamo pazientemente attendendo segni di discontinuità rispetto alla Rai di Masi. La sfida è su nomine condivise e di alto profilo. Se ci sarà un piccolo cabotaggio con un po’ di manuale Cencelli in salsa di conflitto di interessi sarà col sindacato rottura piena”.
Lo annuncia l’esecutivo nazionale dell’Usigrai in vista del prossimo Cda dell’azienda di viale Mazzini, che all’ordine del giorno avrebbe appunto un pacchetto di nomine.
L’esecutivo Usigrai sottolinea poi che “in maniera autorevole il presidente dell’Agcom, Calabrò, offre la motivazione forte della nostra mobilitazione fissata per il 21 giugno al teatro Piccolo Eliseo di Roma: la riforma della Rai è necessaria, ma i partiti e i concorrenti non vogliono una tv pubblica più competitiva.
Noi aggiungiamo che il “Palazzo” non vuole un servizio pubblico libero e dalla parte dei cittadini. Questa cappa che c’è sulla Rai è insopportabile”.
E a proposito delle trasmissioni Rai sul’esito del voto referendario, “la denuncia del consigliere Rizzo Nervo è condivisibile e anticipa in qualche modo ciò che anche noi stigmatizziamo ovvero la cancellazione degli esiti referendari dal palinsesto di RaiUno e Raidue. Bene invece hanno fatto RaiTre col Tg3 e Rainews”.