Appello della Commissione Giustizia e Pace della Diocesi di Locri Gerace guidata dal vescovo giornalista Fiorini Morosini

“Referendum: l’importanza del SI per il bene comune”

Il card. Tarcisio Bertone

Mons. Giuseppe Fiorini Morosini

LOCRI (Reggio Calabria) – La Commissione Giustizia e Pace della Diocesi di Locri Gerace denuncia “un tentativo di scoraggiare la partecipazione democratica dei cittadini ai referendum del 12 e 13 giugno 2011, attuato mediante la moratoria per decreto della realizzazione di impianti nucleari, e la scarsa pubblicità data dai media nazionali, Rai compresa, alle ragioni del SI”.
La Commissione della Diocesi guidata dal vescovo giornalista Giuseppe Fiorini Morosini, iscritto al Sindacato dei Giornalisti della Calabria e all’Ucsi Calabria, ricorda che nel Messaggio del Santo Padre, Benedetto XVI, inviato a firma del cardinale Tarcisio Bertone al direttore generale della Fao, in occasione della celebrazione della giornata mondiale dell’acqua del  22 marzo 2007, si afferma: «L’acqua, bene comune della famiglia umana, costituisce un elemento essenziale per la vita; la gestione di questa preziosa risorsa deve essere tale da permetterne l’accesso a tutti, soprattutto a coloro che vivono in condizione di povertà, garantendo la vivibilità del pianeta sia della presente che delle future generazioni. L’accesso all’acqua rientra, infatti, nei diritti inalienabili di ogni essere umano, poiché rappresenta un pre-requisito per la realizzazione di gran parte degli altri diritti umani, come il diritto alla vita, all’alimentazione, alla salute. Per questo motivo l’acqua “non può essere trattata come una mera merce tra le altre e il suo uso deve essere razionale e solidale […] Il diritto all’acqua si basa sulla dignità umana e non su valutazioni di tipo meramente quantitativo, che considerano l’acqua come un bene economico. Senza acqua la vita è minacciata. Dunque, il diritto all’acqua è un diritto universale e inalienabile” (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 485)».
Considerato che “gli attuali governi, nazionale e regionale, così come altri di diverso colore politico, hanno deciso di consegnare l’acqua ai privati ed alle grandi multinazionali, sicchè siamo tutti chiamati ad una battaglia di civiltà per fermare la privatizzazione dell’acqua, ed impedire di fare profitti sull’acqua, votando SI ai due quesiti referendari che abrogheranno le attuali norme ingiuste che ciò prevedono”, la Commissione Giustizia e Pace della Diocesi di Locri Gerace “invita tutti i credenti, ed i cittadini che hanno a cuore il bene comune, a partecipare al voto nei referendum e, in particolare, a votare SI a quelli relativi all’acqua, che deve restare di tutti”.

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