
Roberto Maroni
VARESE – L’A.S. Varese 1910, “in riferimento ai fatti accaduti nel post partita di Varese-Padova, che ha avuto enfasi su un sito internet e su alcuni quotidiani Padovani ci tiene a fare alcune precisazioni. Il fatto che alcuni giornalisti della squadra ospite siano stati oggetto di insulti da parte di un gruppo di tifosi – scrive la società in un comunicato stampa – è un episodio che viene condannato anche dalla società biancorossa”.
In merito alla mancanza di personale di servizio allo Stadio in quel frangente, Varese 1910 fa presente che “l’episodio è avvenuto molto tempo dopo il fischio finale e quando il pulman della squadra ospite aveva già lasciato lo Stadio, momento in cui avviene il rompete le righe per gli addetti al servizio d’ordine.
L’immediato intervento delle forze dell’ordine, sollecitate dall’ufficio stampa del Varese, hanno permesso di identificare immediatamente i colpevoli dello spiacevole episodio e di permettere ai colleghi giornalisti di Padova di terminare il proprio lavoro e di raggiungere la via del ritorno a casa senza ulteriori problemi”.
Il grave episodio registratosi allo stadio Ossola di Varese, dopo la partita Varese – Padova è al centro di un’interrogazione parlamentare annunciata dal sen. Paolo Giaretta (Pd) al ministro dell’Interno, Roberto Maroni.
Il parlamentare chiede di sapere cosa il ministro pensi “dei violenti suoi concittadini, di cui alcuni travestiti da addetti alla sicurezza negli stadi”. Giaretta denuncia “l’atto pesantemente intimidatorio subito da un gruppo di sette giornalisti di alcune testate padovane compiuto da alcuni supporter del Varese che, oltre un’ora dopo la fine della gara valevole per i play off Varese-Padova, hanno minacciato in tribuna stampa i cronisti presenti.
Una decina di ultras del Varese, accompagnati da un addetto alla sicurezza dello stario Ossola hanno minacciato pesantemente i presenti nella tribuna stampa. Ad uno dei giornalisti è stato sottratto il computer portatile, poi fatto ritrovare poco distante con la chiavetta per la connessione a internet rotta”.
I cronisti delle testate padovane hanno potuto lasciare lo stadio del Varese solo dopo l’intervento degli agenti della Digos della questura di Varese che hanno scortato i giornalisti fino al casello autostradale.
“Eventi del genere – sottolinea Paolo Giaretta – non sono tollerabili. Credo che il ministro Maroni abbia l’obbligo morale e politico di fare chiarezza sull’accaduto in tempi brevi, e prendere di conseguenza i provvedimenti del caso in sede penale e sportiva. Ai giornalisti minacciati va tutta la mia solidarietà. Il calcio deve essere una festa ed eventi del genere fanno male allo sport.
Quanto avvenuto allo stadio Ossola è grave, a maggior ragione perchè a partecipare alla spedizione «punitiva» contro i giornalisti padovani ha partecipato anche uno steward che già aveva avuto a che ridire nelle vicinanze della sala stampa congiornalisti e dirigenti del Padova. Mi riferiscono, e osservatori della Lega di serie B hanno preso nota, che uno steward aveva pesantemente minacciato un giornalista di Padova senza che nessuno della dirigenza del Varese intervenisse, appena conclusa la gara.
Mi domando – conclude il senatore Pd – se il questore e i responsabili della società del Varese abbiano riflettuto in queste ore su quale sia stato il rischio corso da persone che erano allo stadio per fare il loro mestiere, essendo tutti giornalisti di provata professionalità”.