La stampa perde quote di mercato, ma in compenso cresce il consumo di informazione suoi nuovi media

C’è bisogno di giornalisti competenti e credibili

Corradino Mineo

Beppe Severgnini

PALERMO – La cattiva notizia è che la stampa perde quote di mercato. Quella buona è che cresce il consumo di informazione soprattutto sui nuovi media e che c’é sempre più bisogno di giornalisti competenti e credibili. E’ questo il nuovo profilo del sistema dell’informazione delineato da giornalisti e studiosi nel corso di una tavola rotonda a Palermo.
Nel decimo anniversario della morte di Maria Grazia Cutuli, la giornalista del Corriere della Sera uccisa in un agguato in Afghanistan, la Fondazione che porta il suo nome ha promosso un ciclo di incontri.
Al primo, sul tema “L’informazione domani”, coordinato da Alessandro Cannavò, hanno partecipato lo scrittore Beppe Severgnini, Marco Bardazzi redattore capo de La Stampa; Giuseppe Di Piazza direttore di Sette; Corradino Mineo direttore di Rai News 24; Giovanni Pepi, condirettore del Giornale di Sicilia e il sociologo Antonio La Spina.
Il confronto è stato introdotto dai risultati di un sondaggio di Aspra Ricerche secondo il quale il 55% del campione giudica male o malissimo i giornalisti italiani. La loro cattiva immagine è stata ricondotta da Severgnini al fatto che “sta prendendo piede e guadagna mercato un giornalismo che è un’estensione dell’attività politica”.
E’ il fenomeno del “giornalismo mazziere”, come lo ha definito Mineo, che si cerca un nuovo nemico riproducendo scenari da vecchia “guerra fredda”. La caduta di autorevolezza si incrocia con il declino della stampa, anche quella locale, che secondo Pepi è l’effetto di una crescita imponente dei nuovi media, soprattutto Internet.
Ma questa tendenza amplia non riduce la platea dei lettori, ha osservato Di Piazza, e pone una sfida al giornalismo che non é finito ma è destinato a cambiare. Il suo compito fondamentale è, secondo Bardazzi, quello di convivere con l’informazione rapida per puntare sulla qualità. Il lettore ha, infatti, bisogno di chiavi di lettura proposti da giornalisti esperti e qualificati.

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