Troppe “verità” annunciate e immediatamente dopo smentite sulla morte del terrorista

Bin Laden: i “lati oscuri” dell’informazione Usa

Osama bin Laden

WASHINGTON (Usa) – “Potrebbe essere necessario diffondere le immagini” del cadavere di Osama bin Laden “per sedare ogni dubbio sulla sua morte”. Così, John Brennan, consigliere del presidente americano Barack Obama, commentando le voci complottistiche che negano l’uccisione dell’ex capo di Al Qaeda.
“Stiamo facendo il possibile per assicurarci che nessuno abbia alcun motivo per negare l’uccisione di bin Laden”, ha detto Brennan. 

Ieri all’annuncio della morte del terrorista più pericoloso al mondo era stata diffusa una foto che lo ritraeva con il volto tumefatto, poco dopo rivelatasi falsa.

 Molte le domande anche riguardo alla sepoltura in mare dell’ex leader di Al Qaeda.
A tal proposito, l’emittente americana Abc comunica che sarà presto reso pubblico il video del corpo di Osama bin Laden gettato, ieri, nel Mar Arabico dalla portaerei Uss Carl Vinson. Secondo Abc la salma di bin Laden è stata gettata in mare dopo una cerimonia funebre durata circa 40 minuti, in cui il corpo è stato lavato e avvolto in panni bianchi.
L’ultima cosa che gli Stati Uniti volevano, afferma ancora la Tv Usa citando funzionari, era creare una tomba che potesse diventare un luogo da venerare per i terroristi.
Diversa la versione sull’uccisione di Osama Bin Laden fornita dal quotidiano pachistano Dawn. Citando una fonte della Jama’a Jihad pachistana, il quotidiano riferisce che Bin Laden sarebbe stato ucciso da una delle sue guardie del corpo e non dai militari americani.
Secondo quanto scrive il giornale di Karachi Osama “era scortato da due guardie del corpo che avevano l’ordine di ucciderlo nel caso in cui fosse stato messo in pericolo da soldati nemici”. Questo, ha spiegato la fonte, perché “il leader di al-Qaeda non voleva in alcun modo finire prigioniero nelle mani degli americani ed essere torturato”.
Osama bin Laden non si è servito di una donna, apparentemente una delle mogli, come scudo umano durante il blitz delle forze speciali statunitensi nel corso del quale è stato ucciso.
A smentire le dichirazioni del principale consigliere del presidente Barack Obama per l’antiterrorismo è la stessa Casa Bianca, secondo cui le informazioni fornite da John Brennan sono state superate dalle notizie riferite da persone coinvolte nell’operazione.

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