
Anton Hammerl

Clare Morgana Gills
NEW YORK (Usa) – E’ arrivata la conferma che due dei circa 15 giornalisti scomparsi nelle scorse settimane in Libia sono detenuti dal governo di Tripoli. E’ quanto rende noto il Committee to Protect Journalists, associazione per la protezione dei giornalisti che ha sede a New York, sottolineando che i due sono in buona salute.
Anton Hammerl, uno fotografo freelance sudafricano è stato arrestato dalle forze governative all’inizio del mese. Le autorità libiche hanno assicurato al governo sudafricano che il giornalista sta bene e presto potrà parlare con i suoi familiari, secondo quanto riporta il sito Global Post.
Ha, invece, già potuto telefonare alla famiglia negli Stati Uniti, Clare Morgana Gillis, freelancer per il Christian Science Monitor, The Atlantic e USA Today, catturata lo scorso 5 aprile nei pressi di al Brega. Ai genitori la giornalista ha detto che sta bene ed è detenuta in un carcere femminile di Tripoli.
“Siamo sollevati nel sentire che Anton Hammerl e Clare Morgana Gillis stanno bene, siamo preoccupati per gli altri 15 giornalisti ancora dispersi o detenuti dal governo – ha dichiarato Mohamed Abdel Dayem, coordinato dell’associazione per il Medio Oriente e il Nord Africa – noi chiediamo alle autorità libiche di liberare immediatamente tutti i giornalisti ancora detenuti”.
E soprattutto si chiede al governo libico di rendere noto se sta trattenendo i reporter di cui ancora non si hanno notizie come il fotografo americano, Scott Foley, e il fotografo spagnolo Manuel Varela, che sono scomparsi insieme alla Gills. Dall’inizio del conflitto vi sono stati oltre 80 attacchi contro i giornalisti in Libia, con quattro reporter uccisi e 49 arrestati.