
Accanto ai cronisti, fortemente voluti dalla rappresentanza sindacale che ha dato impulso all’iniziativa, ci saranno anche comitati dei cittadini, parlamentari, esponenti di altri sindacati, documentaristi.
“A due anni dal sisma – spiega una nota dell’Usb – si intende riflettere sulle drammatiche fasi del soccorso, sulla controversa ricostruzione e sulla militarizzazione imposta alle zone terremotate, che ha trasformato L’Aquila in una “zona rossa” privando i cittadini dei loro diritti ed escludendoli dalle scelte politiche sul loro futuro. Per i Vigili del Fuoco la sorte non e’ stata migliore: da anni costretti ad operare sotto gli standard minimi di soccorso a causa dei tagli generalizzati dei vari governi, sono stati spogliati dei loro diritti personali e sindacali e trasformati in un ulteriore soggetto impegnato nella sicurezza”.