L’arcivescovo giornalista di Rossano-Cariati spiega il senso della sua visita oltreoceano

Mons. Marcianò tra gli emigrati in Argentina

Mons. Santo Marcianò

BUENOS AIRES (Argentina) – “Sin dalla seconda metà dell’800 da questa zona della Calabria è stata intensa l’emigrazione verso l’Argentina. Proprio durante la visita pastorale in corso mi sono accorto che in quasi ogni famiglia dei nostri paesi si trova un legame con l’Argentina attraverso parenti più o meno prossimi”. Così mons. Santo Marcianò, arcivescovo giornalista di Rossano-Cariati, spiega al Sir il senso della sua visita in Argentina in programma fino al 10 aprile.
La visita si colloca come tappa nell’ambito della visita pastorale che il presule sta compiendo in diocesi. “Ho incaricato l’ufficio Migrantes della diocesi – precisa il presule – per organizzare il viaggio che rappresenta un rinnovo di quel legame con le radici umane e spirituali cui il vescovo richiama con la sua parola e la sua presenza”.
Molti gli appuntamenti previsti: tra questi un incontro con i giovani italiani in una scuola di Buenos Aires, un incontro all’Università Cattolica, una celebrazione e incontro con i giovani della scuola “Maristas” e diversi ritrovi con la comunità italiana. Secondoi i dati del “Rapporto Italiani nel Mondo” della Migrantes, in Argentina vivono oltre 80mila calabresi che hanno conservato la cittadinanza italiana. Gli italiani sono, invece, oltre 600mila mentre gli oriundi circa 20milioni.

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