
Jay Deshmukh
TEHERAN (Iran) – Il vice capo della redazione a Teheran dell’Agence France-Presse, Jay Deshmukh, è stato espulso dal paese dalle autorità iraniane senza una spiegazione ufficiale. Il giornalista, di nazionalità indiana, si trovava in Iran dal 2009 e lo scorso 15 febbraio si era visto revocare la tessera stampa dopo l’imponente manifestazione di protesta che si era svolta nella capitale iraniana.
Il presidente e direttore generale dell’Afp, Emmanuel Hoog, ha inoltrato una protesta ufficiale nei confronti delle autorità iraniane, a Teheran e Parigi e anche il ministero degli Esteri francese ha deplorato l’espulsione.
Dalla contestata rielezione di Mahmoud Ahmadinejad nel 2009, i media stranieri e locali sono stati oggetto di atti di repressione molto dura.
Sono oltre 40 i giornalisti iraniani attualmente in prigione e decine di cronisti stranieri sono stati espulsi. La coperura degli eventi da parte della stampa internazionale è largamente limitata ed è severamente vietato parlare di eventuali manifestazioni di protesta o diffonderne le immagini. I reporter stranieri devono, inoltre, ottenere dei permessi ufficiali per intervistare i funzionari iraniani e non possono seguire conferenze stampa, escluse quelle del presidente e del ministro degli Esteri.
Il regime ha anche bloccato molti siti web di informazione o legati all’opposizione, ospitati da server che si trovano all’estero. I leader iraniani, inoltre, accusano ogni giorno i giornalisti occidentali di essere parte di un “complotto” contro la Repubblica Islamica, orchestrato da Stati Uniti, Israele e paesi europei.