ROMA – Il Tribunale dei Ministri ha chiesto alla Procura di Roma di chiarire se le intercettazioni riguardanti il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel procedimento della Procura di Trani su un giro di carte di credito, possano essere utilizzate in un procedimento diverso, ossia quello sulle presunte pressioni che sarebbero state esercitate dal premier su Agcom per sospendere il programma “Annozero”.
La sollecitazione è arrivata a piazzale Clodio dopo la richiesta degli inquirenti romani al collegio competente per i reati ministeriali di trascrivere integralmente le intercettazioni: si tratta di un atto che prelude alla richiesta alla Giunta per le autorizzazioni della Camera di utilizzazione delle intercettazioni stesse.
Il passo successivo della procura sarà poi quello di chiedere il rinvio a giudizio di Berlusconi o di archiviazione del procedimento. Per le presunte pressioni, nel 2009, sull’ex commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Giancarlo Innocenzi, il premier è indagato per concussione e minacce.