
La prima pagina dell’11 giugno 2010
MILANO – Il Giornale, Il Riformista, La Stampa, Il Tempo e l’Unità sono i quotidiani che si contendono il “Titolo dell’Anno” per il 2010. Internazionale, Monsieur, la Repubblica, Sette e il Venerdì sono, invece, in lizza per la “Copertina dell’Anno”, sempre per il 2010.
Titolo e Copertina dell’Anno sono due premi promossi da casa Ferrari, azienda leader in Italia per le bollicine di metodo classico, gli unici in ambito giornalistico che vanno non al singolo ma a un’intera redazione e sono alla quarta edizione.
Il Giornale è arrivato alla nomination, in base ai voti espressi, nella fase preliminare dalla giuria, per il titolo “Caso Boffo, il Papa fuori dalla grazia di Dio”, il Riformista per “La corrente del golfino”, la Stampa per “Il Nobel per la pace va a una sedia vuota”, il Tempo per “L’Aquila e gli avvoltoi” e l’Unità per “C’est Fini”.
In finale per la Copertina dell’Anno l’Internazionale c’é con “Uomini che uccidono le donne”, Monsieur con “Bad boys, spiriti liberi”, Repubblica con “La legge-bavaglio nega ai cittadini il diritto di essere informati”, Sette con “Coca city” e Venerdì con “Gli ultimissimi giorni di Pompei”.
La Repubblica è in lizza per la “Copertina dell’Anno”, pur essendo un quotidiano, perché nelle segnalazioni si è considerata come una copertina la prima pagina del quotidiano che venerdì 11 giugno uscì tutta bianca con una scritta in giallo al centro che diceva appunto “La legge-bavaglio nega ai cittadini il diritto di essere informati”.
I giornali vincitori del Titolo dell’Anno e della Copertina dell’Anno saranno proclamati a Milano la sera di giovedì 10 marzo nell’esito della riunione della giuria che, presieduta da Gino Lunelli, comprende Arnaldo Pomodoro, Roberto Saviano, Giulio Anselmi, Antonio Calabrò, Emilio Carelli, Massimo Donelli, Isabella Bossi Fedrigotti, Oliviero Toscani, Aldo Cazzullo, Camilla Lunelli, Antonio Dipollina, Riccardo Chiaberge, Mattia Feltri, Clemente Mimun, Claudio Sabelli Fioretti, Lamberto Sposini, Gian Antonio Stella, Stefano Lorenzetto. A ognuno dei vincitori andranno 1.000 bottiglie di Ferrari Brut.