La Commissione Europea sulle azioni di polizia su un presunto tentativo di colpo di Stato

Preoccupati per l’arresto dei giornalisti in Turchia

ISTANBUL (Turchia) – La Commissione europea è preoccupata per l’arresto di giornalisti in Turchia. Lo ha detto il commissario all’Allargamento Stefan Fuele, dopo che ieri 10 tra reporter e scrittori sono stati arrestati ieri nell’ambito di un’inchiesta su un presunto tentativo di colpo di Stato.
Gli arresti arrivano hanno seguito di due settimane il fermo di altri tre giornalisti, in attesa di processo con l’accusa di essere legati a un gruppo ultranazionalista noto come Ergenekon, che secondo l’accusa avrebbe complottato per rovesciare il governo.
“La Commissione europea sta seguendo con preoccupazione le recenti azioni di polizia contro giornalisti”, ha detto Fuele in un comunicato diffuso nella tarda serata di ieri. Nel suo rapporto sui progressi della candidatura della Turchia per l’ingresso nella Ue, la Commissione europea ha sottolineato l’alto numero di procedimenti giudiziari conto giornalisti. Molti reporter sono indagati proprio in relazione ai loro articoli su presunti tentativi di golpe contro il governo.
Centinaia di persone, tra esponenti militari, accademici e politici, sono sotto processo, in una vicenda che riflette la profonda sfiducia tra l’establishment laico e il partito di tendenze islamiche moderate del premier Tayyip Erdogan, l’Ak.
Per i critici, l’inchiesta Egenekon punta a colpire gli oppositori del governo. Ieri sera, però, il premier Erdogan ha detto che gli arresti non sono stati decisi in alcun modo dall’esecutivo. Fuele ha ribadito che la libertà di espressione e dei media sono principi fondamentali che dovrebbero essere difesi in tutte le moderne democrazie.
“Come paese candidato, ci aspettiamo che la Turchia applichi tali fondamentali principi democratici e consenta il dibattito pluralista nello spazio pubblico”, ha detto il commissario. “La Turchia deve con urgenza emendare il proprio quadro legale per migliorare l’esercizio della libertà di stampa nella pratica e in modo significativo”.
Uno degli arrestati di ieri, Ahmet Sik, è già sotto giudizi per un libro di cui è co-autore sul gruppo Ergenekon. Sik sta scrivendo un libro sui legami tra polizia e movimento islamico Gulen, e una bozza dell’inchiesta è stata trovata dalla polizia due settimane fa nel corso di una perquisizione negli uffici di un sito web, dice la stampa turca.
Un altro degli arrestati, Nedim Sener, è stato premiato nel 2010 dalla International Press Association col riconoscimento World Press Freedom Hero per un libro in cui si indicava il coinvolgimento delle forze di sicurezza nell’assassinio del giornalista turco-americano Hrant Dink nel 2007.

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