L’ing. Carlo De Benedetti interviene nel dibattito sul futuro dell’industria dell’informazione

“Servono innovazione e buon giornalismo”

Carlo De Benedetti con Franco Siddi, segretario generale Fnsi

ROMA – Solo l’integrazione tra “innovazione e buon giornalismo è garanzia di successo”. Lo dice Carlo De Benedetti in un intervento pubblicato ieri sul “Sole 24 Ore” dal titolo “Dacci oggi il nostro Daily quotidiano”. De Benedetti parte dall’analisi del nuovo prodotto editoriale di Rupert Murdoch ‘The Daily’ che è già “uno degli argomenti forti nel dibattito sul futuro dell’industria dell’informazione”.
In questo campo l’ingegnere ricorda non solo l’avvio da parte del Sole dell’edizione sperimentale per iPad del suo supplemento Nova, ma anche il recente lancio da parte dell’Espresso del settimanale digitale R7 che “reimpagina e arricchisce con contributi multimediali il meglio del giornalismo del suo quotidiano di punta, Repubblica”.
“E’ la fiducia nelle nuove piattaforme di distribuzione a dare vigore a chi, come gli editori, si ostina – spiega De Benedetti – a credere che fare buona informazione sia un dovere civile e, insieme, un opportunità di business”. A questo proposito l’ingegnere cita uno studio di Gartner Group nel quale si sostiene che il mercato mondiale dei tablet crescerà del 150% nel 2011 e del 100% nel 2012. “Il risultato – scrive – sarà la creazione nel 2013 di un «audience mobile» di 150 milioni di utenti «geneticamente» interessati all’informazione giornalistica”.
Dopo aver sottolineato che in Italia nel 2011 gli iPad attivi saranno oltre 800mila, De Benedetti cita chi calcola in 1.600mila i tablet italiani venduti nel 2012 in Italia e in 2.400mila quelli nel 2013. C’é poi un problema di costi “non comprimibili” per gli editori: “le tassazioni dei prodotti digitali, compresi quelli giornalistici, sono sproporzionate in tutta Europa (in Italia al 20%)” e le politiche commerciali dei fornitori hardware e servizi “sono penalizzanti per i fornitori di contenuti”. C’é poi una questione che De Benedetti definisce “cruciale”: quale giornalismo per le piattaforme mobili? Per questo ritorna il Daily che ogni 24 ore tratta 54 temi, “quando – osserva – i titoli di rilievo in un quotidiano cartaceo italiano di informazione sono non meno di 140. Moltissimi sono però i contributo multimediali del quotidiano digitale, con grafici interattivi, video, audio”.
“The Daily e i suoi futuri epigoni – aggiunge – possono essere esaurienti fonti primarie di informazione se si tutela la qualità del giornalismo (che è affare troppo delicato per lasciarlo nelle mani dei tecnologi)”. “Ma senza andare a studiare i trend americani, le già citate esperienze italiane di Nova e R7 confermano – conclude – che solo l’integrazione tra innovazione e buon giornalismo è garanzia di successo. Bisogna investire su entrambi, perché senza l’una senza l’altro, o viceversa, non funzionano più”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *