
Un dato che, però, impallidisce di fronte all’aumento dell’informazione che produciamo in quantità industriale tramite email, twitter, siti di social network e sms.
Ogni giorno in media una persona produce una quantità di informazioni paragonabile a sei quotidiani: ventiquattro anni fa erano appena due pagine e mezzo, un incremento del 200 per cento.
Tutte queste informazioni hanno bisogno di essere archiviate e ora abbiamo l’equivalente di 600mila libri salvati su computer, micro-chip e persino la striscia sul retro della carta di credito. La portata della rivoluzione dell’informazione e dell’era digitale è stata calcolata da Martin Hilbert e dalla sua equipe dell’Università della California.