
Mons. Claudio Maria Celli
CITTA’ DEL VATICANO – Un testo “in linea di approfondimento con quelli degli ultimi anni”. Così mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali (Pccs), ha presentato oggi, in sala stampa vaticana, il messaggio del Papa per la 45ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali sul tema: “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”. “Il messaggio di quest’anno – ha spiegato mons. Celli – prende le mosse da un fatto oggi sempre più evidente: è in atto una vera e vasta trasformazione culturale perché le nuove tecnologie non solo stanno cambiando il modo di comunicare ma la comunicazione in se stessa”.
Nel testo, ha aggiunto il presidente del Pccs, “viene sottolineata nuovamente la positività di quanto sta succedendo nel campo della comunicazione. Il Papa parla di ‘stupore’ di fronte alle ‘straordinarie potenzialità’ della rete Internet”. In modo particolare, ha notato mons. Celli, “tratteggiando la tematica originata dai social network si ricorda che si favorisce il sorgere di nuove relazioni interpersonali: situazione che pone in rilievo la questione della correttezza del proprio agire nonché l’autenticità del proprio essere”.
Nel testo, ha spiegato ancora l’arcivescovo, “si parla di uno ‘stile cristiano’ di presenza: è ciò che dà significato al titolo stesso del Messaggio, nel senso che la testimonianza di operatori cattolici non può esaurirsi nella semplice trattazione di temi religiosi, ma è chiamata a manifestarsi sul piano della concreta testimonianza personale”. Al riguardo mons. Celli ha ricordato che “la coerenza di vita con il Vangelo è essa stessa una forma di annuncio; una comunicazione esplicita che rende credibile l’annuncio. Più che mai – ha concluso – l’esigenza di far conoscere il Vangelo nella sua integrità deve manifestarsi come un ‘segno’ distintivo dell’era digitale”.