
Secondo Diamanti, “soprattutto nelle trasmissioni televisive, fra i molti ‘esperti’ chiamati a commentare le notizie del momento difficilmente c’è lo statistico”. Il politologo ha quindi concluso auspicando “che gli statistici si mettano in gioco di più di quanto avvenga ora, che diventino ‘narratori’ dei propri dati e svolgano la funzione di custodi della realtà rispetto alle opinioni che vengono riportate dai media”.
Ha partecipato al dibattito anche Lucia Coppa, di Radio Rai, che ha segnalato “la necessità, soprattutto per chi si occupa di radio, di sintesi e tempestività, di utilizzare pochi numeri e approfondirne, invece, il significato e in questo senso una ‘narrazione statistica’ sarebbe particolarmente utile”. “L’autorevolezza della fonte – ha sottolineato Coppa – è quindi fondamentale per superare la istintiva diffidenza dell’ascoltatore”.
Gianluca Vannucchi, giornalista dell’Ansa, ha ricordato come, negli ultimi anni, siano aumentate in maniera esponenziale le notizie che arrivano dall’Istat, soprattutto quelle in campo sociale . Rosaria Amato, giornalista di Repubblica, ha riportato l’esperienza del blog che “offre maggiori possibilità di approfondimento e aggiornamento dei dati, permettendo anche il commento dell’esperto di numeri: il blog consente anche l’intervento dei lettori che, spesso, mettono a confronto i dati con la propria esperienza e richiedono spiegazioni sia tecniche sia generali”.
Stefano Lepri, firma de “La Stampa”, ha ricordato come sia importante che “un quotidiano indipendente cerchi sempre la verità dei numeri nonostante le sollecitazioni della politica”. Antonio Signorini, de “Il Giornale”, riprendendo l’esempio del caso della Grecia dove le statistiche sono state falsate dagli stessi governanti, ha ribadito che “l’indipendenza del Sistema statistico nazionale e la trasparenza delle statistiche ufficiali sono fuori discussione; l’informazione di parte può eventualmente gerarchizzare le notizie – ha aggiunto – senza escludere i dati, va comunque evitato accettare acriticamente dati da fonti non verificate o commentare male dati corretti”.