
Pino Pisicchio
ROMA – “Nel mezzo di un complicato dibattito sulla legge di bilancio e sulle sorti del governo e della legislatura calano, quasi fuori contesto, le dichiarazioni del presidente dei deputati pidiellini sulla volontà della sua parte politica di abolire l’ordine dei giornalisti. Naturalmente è legittimo discutere di tutto, ed è legittimo sostenere che tutti gli ordini vanno aboliti. Ciò che non persuade, tuttavia, è la tempistica: ma come, proprio nel momento in cui l’Ordine dei giornalisti compie gesti significativi di coerenza con la deontologia professionale e con lo statuto etico dell’attività più delicata e nevralgica della società contemporanea, comminando sanzioni a Feltri, proprio adesso si dichiara il proposito di abolire l’Ordine?”. Lo afferma Pino Pisicchio, vice presidente dell’Api, commentando la presa di posizione dell’on. Cicchitto per l’abolizione dell’Ordine dei giornalisti.
“E’, peraltro, opportuno osservare – conclude Pisicchio – che è in discussione nella Commissione Cultura della Camera una proposta di legge bypartizan che ha come relatore un autorevole esponente del PdL, peraltro noto giornalista. Contrordine compagni, dunque?”. (Agenparl).
Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha infatti annunciato che il gruppo Pdl alla Camera dei Deputati “ha messo in piedi un gruppo di studio per produrre e redigere una legge che segni l’abolizione dell’Ordine dei giornalisti”. L’esponente del Pdl ha citato come “la goccia che ha fatto traboccare il vaso” il caso di Vittorio Feltri, direttore editoriale del Giornale sospeso per tre mesi dall’Ordine dei giornalisti in seguito alla vicenda Boffo. Peccato che l’anno scorso Feltri, all’epoca direttore responsabile del quotidiano della famiglia Berlusconi, pubblicò un documento ritenuto compromettente – poi rivelatosi non vero – sul direttore del quotidiano della Cei, Avvenire, Dino Boffo, che diede le dimissioni. Boffo, recentemente, ha assunto la direzione di Tv 2000 di proprietà della stessa Cei.