Il sottosegretario Bonaiuti commenta il regolamento ed annuncia le prossime tappe

Nel 2011 la riforma dell’editoria

Paolo Bonaiuti

ROMA – “Snellire le procedure, cercare di avvicinare il più possibile le dichiarazioni di vendita alle copie effettivamente vendute, tutelare l’occupazione”: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Paolo Bonaiuti, sintetizza così i “principi di fondo” del nuovo regolamento sul settore approvato dal Consiglio dei ministri in via definitiva. Un testo che, ci tiene a sottolineare Bonaiuti, “esce al termine di un lungo e articolato dibattito con tutte le componenti del mondo dell’editoria”.
All’inizio del prossimo anno, assicura, il governo è pronto a “riaprire il discorso sulla riforma organica del settore”. Il regolamento, sottolinea Bonaiuti, “mette ordine in una materia molto complicata, nella quale si sono accumulate leggi successive. La difficoltà è stata cucire un abito che stesse addosso a tutti, consentendo risparmi e insieme contemperando le diverse esigenze, prendendo il buono delle proposte senza rischiare di favorire gli uni e scontentare gli altri”. I principi di fondo, ribadisce il sottosegretario, sono “tre: snellire, sburocratizzare le procedure ma insieme aumentare di molto i controlli; cercare di avvicinare il più possibile le dichiarazioni delle vendite alle copie realmente vendute in edicola, archiviando le vecchie pratiche delle vendite in blocco e dello strillonaggio; tutelare l’occupazione, dal momento che le aziende dovranno dimostrare di avere un numero minimo dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato per accedere ai contributi”.
Quanto alla riforma complessiva del settore, “dovremo riaprire il discorso subito, all’inizio del nuovo anno”, assicura Bonaiuti, ricordando però di aver dato la priorità elle emergenze: “Abbiamo avviato a soluzione la questione delle tariffe postali, abbiamo affrontato il problema delle onlus con i 30 milioni che dovrebbero sbloccarsi, abbiamo garantito l’esistente grazie al ripristino delle risorse per il settore nella Finanziaria”, con un contributo che dovrebbe toccare i 100 milioni, “una boccata d’ossigeno notevole e robusta per il settore. Le nuove norme diventeranno operative dal 2011, “anche se proveremo ad anticipare qualche punto – conclude il sottosegretario – sentendo il parere delle categorie interessate”.

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