Mons. Celli e Padre Lombardi hanno presentato gli investimenti in nuove tecnologie

La scommessa della TV Vaticana

Mons. Claudio Maria Celli

Padre Federico Lombardi

CITTA’ DEL VATICANO – “Un grande investimento in nuove tecnologie”. Così mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali e del Consiglio di amministrazione del Centro televisivo vaticano, ha definito la nuova regia mobile del Ctv per riprese televisive in alta definizione, presentata ai giornalisti in sala stampa vaticana. Mons. Celli ha citato l’ultima esortazione apostolica di Benedetto XVI, “Verbum Domini”, in cui si sottolinea “l’importanza dell’utilizzo attento ed intelligente dei mezzi, vecchi e nuovi, di comunicazione sociale” e ha fatto notare che l’iniziativa della Santa Sede “si inserisce come un tassello importante di quella attenzione che spinge la Chiesa a ‘dialogare con tutti, nella ricerca della verità”, come ha ricordato recentemente il Papa ai partecipanti alla plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura”.
Il presidente del dicastero pontificio ha poi annunciato “due ulteriori progetti che troveranno realizzazione nei prossimi mesi”: il rinnovo completo del sito “Pope 2 you”, che il Pontificio Consiglio “ha realizzato, da qualche tempo, per accompagnare le centinaia di migliaia di giovani di ogni continente che desiderano seguire da vicino il Papa” e che “ha raggiunto i 5 milioni di accessi”, e la “creazione di un nuovo portale che vedrà confluire, in maniera anche multimediale, le varie fonti di notizie vaticane”.Per Padre Federico Lombardi, direttore generale del Ctv, la nuova regia mobile in HD è “il maggior investimento compiuto dal Ctv negli ultimi anni, e forse nella sua intera storia”. “Il Centro Televisivo Vaticano – ha ricordato il direttore della sala stampa della Santa Sede – deve essere capace di servire tutte le televisioni e gli enti di produzione televisiva che desiderano e sono disposti a diffondere le immagini del Papa nel mondo. E deve saperlo fare bene”, attraverso “capacità operativa e qualità di offerta, adeguate agli sviluppi delle comunicazioni televisive e dell’uso odierno del video, ad esempio nella Rete”: in caso contrario, “ostacoleremmo la diffusione delle immagini e quindi del messaggio del Papa”.
Per questo il Ctv “ha allargato molto l’uso della diretta”, arrivando ad “una media di 200 dirette e oltre l’anno”. Ma oggi “la direzione di sviluppo della televisione verso l’alta definizione è diventata rapida e pressante”, e c’è stata “Una forte accelerazione della richiesta di qualità sempre più elevata del segnale”. Di qui il “salto decisivo”, che permette di “produrre in HD il segnale televisivo di tutti gli avvenimenti vaticani, compresi i grandi eventi che si trasmettono in diretta”. “Una scelta obbligata”, ha puntualizzato padre Lombardi, altrimenti “l’immagine del Papa nei prossimi anni sarebbe gradualmente uscita dal mondo televisivo”.

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