
Agostino Vallini
ROMA – “Sarebbe auspicabile creare reti televisive senza pubblicità, libere quindi dalla tenaglia dell’audience che è la causa prima dell’abbassamento del livello dei programmi”. Questa la ricetta proposta dal cardinale vicario della Diocesi di Roma, Agostino Vallini, “affinché il sistema televisivo pubblico cessi di rincorrere la legge degli ascolti, ritrovi la sua missione pubblica e promuova programmi di approfondimento critico rispetto ai media”.
Il cardinal Vallini ha parlato al convegno “Mass media: famiglia vittima o protagonista?”, che si è svolto in Campidoglio. Erano presenti anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il presidente del Forum associazioni familiari del Lazio, Gianluigi De Palo e il direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio. La proposta di Vallini “potrebbe essere uno strumento utile per evitare un’eccessiva spinta alla commercializzazione”, ha detto Alemanno, “e d’altra parte sul digitale terrestre si sta già diffondendo”.
Per il cardinale vicario, “la famiglia, almeno oggi, è vittima del dominio dei media ed essa stessa è immersa e, in qualche modo, dominata dai media”. Le famiglie dovrebbero aggregarsi per far sentire la loro voce attraverso “una più solida rappresentanza nelle Commissioni istituzionali che hanno il potere di intervento per bloccare questo o quel programma nocivo, questo o quel film carico di violenza o peggio”.
Infine, secondo Vallini, anche “la scuola dovrebbe attrezzarsi nel campo di quella che alcuni studiosi chiamano media education, intendendo sostanzialmente la formazione dei giovani non solo ad usare i nuovi media, ma a sapersi porre criticamente rispetto ai contenuti che essi veicolano”.