
“In Italia esiste una politica del ‘non fare’. Tutto si blocca perchè facile cavalcare delle situazioni emozionali. I cittadini vengono così ‘utilizzati’ da chi ha altri scopi” afferma Giancarlo Cremonesi, presidente di Confservizi, in occasione della Borsa internazionale della comunicazione, Bica, che ha portato la tematica sotto i riflettori di istituzioni, manager d’impresa, professionisti della comunicazione nazionale e internazionale e opinion leader che si sono confrontati per due giorni. “Ben il 37% delle contestazioni territoriali ha origine dai politici locali che preferiscono cavalcare il mal contento per accrescere la propria reputazione e solo il 16% delle contestazioni nascono dall’opposizione”. Per Cremonesi, dunque, questo è un dato allarmante, in quanto, “le contestazioni nascono proprio da chi dovrebbe governare mentre invece crea impacci e ripensamenti”.
Nel centro del mirino delle due giornate, anche temi attualissimi come il nucleare e la gestione dei rifiuti. Non solo Terzigno ma anche delle ‘best practice’ che hanno portato le esperienze di comunicazione ambientale più innovative ed incisive. Anche perché una comunicazione chiara e diretta al cittadino che sia efficace e non autoreferenziale è essenziale per incentivare la raccolta differenziata. Ne sono convinti Cobat (Consorzio batterie al piombo), Corepla (Consorzio che si occupa degli imballaggi in plastica), Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo imballaggi a base cellulosa) e Cial (Consorzio imballaggi alluminio).
“I sistemi di comunicazione sono fondamentali”, afferma Gino Schiona, direttore generale della Cial. Per questo, aggiunge, “abbiamo sviluppato uno spot che ogni anno mandiamo sulle grandi reti nazionali per richiamare la raccolta differenziata e le tipologie da raccogliere, e ovviamente abbiamo scelto di rappresentare sul cassonetto non un colore, perché non possiamo, ma di garantire e rappresentare il simbolo posto sugli imballaggi in alluminio Alu, attraverso una campana, e infine di far capire che attraverso questa raccolta si può ricavare uno degli oggetti utili, in questo caso non una bicicletta ma una ricicletta”.
Posizione condivisa dal direttore generale del Comieco, Carlo Montalbetti: “Comunicare bene al cittadino è essenziale. Noi abbiamo trovato uno slogan che dice ‘tu fai un gesto Comieco fa il resto’. Al cittadino resta appunto il compito di fare un gesto, quello di separare con attenzione carta e cartone, e di conferirla nel flusso che l’amministrazione pubblica e il comune, il convenzionato che gestisce il servizio, ha definito. A noi resta il compito di ritirare tutta questa carta e cartone e di riciclarla. In Italia il 90% degli imballaggi è prodotto con carta riciclata e ormai i quotidiani che leggiamo ogni giorno per l’80% sono fatti di carta di riciclo”.
Secondo il responsabile comunicazione e relazioni esterne di Corepla, Gianluca Bertazzoli “la comunicazione è una stampella fondamentale per la raccolta differenziata. Continuiamo a riscontrare un livello di informazione ancora basso”.
Ed è la credibilità l’aspetto fondamentale da comunicare, secondo Michele Zilla, direttore generale Cobat. “La comunicazione è lo strumento più importante – spiega Zilla – bisogna raccontare che cosa se ne fa del prodotto, ma soprattutto quello che conta è comunicare innanzitutto la credibilità del sistema”. Bisogna, insomma, fidelizzare il cittadino.