Contestata la rispondenza tra le informazioni riservate e gli articoli pubblicati su Panorama

MILANO – Sarebbero un migliaio, in due anni, gli accessi illegali a banche dati contestati dai Pm di Milano, Elio Ramondini e Alberto Nobili, all’appuntato della Guardia di Finanza in servizio a Pavia, Fabio Diani, posto agli arresti domiciliari su richiesta del Gip di Milano, Roberta Nunnari. A scoprirlo sono stati gli stessi suoi colleghi. Ad accorgersi di “comportamenti anomali” è stato, infatti, lo stesso comandante provinciale della Guardia di Finanza di Pavia, Domenico Grimaldi. Diani è accusato di accesso abusivo al sistema informatico (concorso nell’articolo 615 ter del codice penale) con l’aggravante di essere un Pubblico ufficiale e di aver compiuto accessi a banche dati di interesse pubblico e militare e rischia una condanna, se le accuse venissero provate, tra i 3 e gli 8 anni.
Gli inquirenti hanno quindi verificato la corrispondenza tra gli accessi ai sistemi del finanziere e gli articoli pubblicati su Panorama dallo stesso Amadori, molti in particolare sulla famiglia Agnelli.
Secondo l’accusa avrebbe fornito al giornalista di Panorama, Giacomo Amadori, informazioni riservate su componenti della famiglia Agnelli, su Antonio Di Pietro, Luigi De Magistris, il giudice Mesiano, Beppe Grillo, Marco Travaglio e la escort Patrizia D’Addario. Amadori, stando a quanto si apprende, ha ricevuto un avviso di garanzia per concorso nello stesso reato. Le informazioni prelevate abusivamente dagli archivi informatici delle Fiamme Gialle – sempre stando a quanto si apprende – avrebbero riguardato anche l’ex consulente dell’ex Pm De Magistris, Gioacchino Genchi. I fatti contestati risalirebbero al periodo compreso tra gennaio 2008 e ottobre 2009.