BRUXELLES – “Non esiste democrazia senza giornalismo”. Quello che dovrebbe essere un assioma, è stato ripetuto come un monito – per la Russia, ma non solo – da Jerzy Buzek, il polacco presidente dell’Europarlamento, in occasione della cerimonia di commemorazione organizzata a Bruxelles dalla delegazione del Pd alla vigilia del quarto anniversario dell’assassinio della giornalista russa Anna Politkovskaja, uccisa a Mosca il 7 ottobre 2010.
La vita, le inchieste, la persecuzione e la morte della Politkovskaja sono state ricordate con un recital di Ottavia Piccolo sul testo ‘Donna non rieducabile’ di Stefano Massimi, accompagnata dall’arpista Floraleda Sacchi. “Anna Politkovskaja – ha detto David Sassoli, capodelegazione Pd all’Europarlamento – è un eroe moderno che si è battuto per i diritti civili, versione moderna dei diritti umani”.
Jerzy Buzek ha ricordato di essere cresciuto “di là della cortina di ferro” e quindi sa “cosa significhi perdere la libertà”. “Quattro mesi fa sono stato a Mosca – ha aggiunto Buzek – ed ho visitato l’ufficio di Novaia Gazeta: un bellissimo ufficio dove ci sono 10-15 giornalisti molto coraggiosi che danno informazioni libere ai loro concittadini. Poi ho visto il presidente Medvedev e sono stato incoraggiato dai suoi annunci di voler migliorare le leggi sulla libertà di stampa, ma noi sappiamo che sono parole. Vogliamo che siano messe in opera. Ce lo aspettiamo”.