

”Un centrodestra che voglia definirsi realmente liberale – sottolinea Diana – deve sentire l’obbligo di intervenire in difesa della libertà di informazione, anche a tutela delle testate giornalistiche di riferimento dell’opposto schieramento politico, come è il caso de l’Unità”.
”Agli aspetti strettamente occupazionali, infatti, che pure rivestono grande importanza, ed è questo il caso di Epolis, vertenza che rischia di abbattersi come un uragano su un panorama editoriale sardo già in condizioni drammatiche – prosegue Diana – si aggiungono quelli legati al ruolo di vigilanza e di stimolo che i media schierati con l’opposizione hanno nei confronti di chi sta al governo, ruolo riconosciuto come fondamentale in ogni democrazia moderna”.
“Un centrodestra liberale non può prescindere – avverte Diana – nella sua attività di governo, da un’opposizione di centrosinistra forte e ben rappresentata presso l’opinione pubblica; per questo, il centrosinistra non può permettersi di fare a meno del suo storico quotidiano di riferimento”.
“Un centrodestra liberale non può prescindere – avverte Diana – nella sua attività di governo, da un’opposizione di centrosinistra forte e ben rappresentata presso l’opinione pubblica; per questo, il centrosinistra non può permettersi di fare a meno del suo storico quotidiano di riferimento”.
”Ritengo pertanto – prosegue Diana – necessario lanciare un appello all’intera classe politica sarda, di tutti gli schieramenti, affinché metta in campo ogni possibile soluzione per evitare che due importanti voci critiche del panorama editoriale locale e nazionale scompaiano o vedano ridimensionata la loro presenza”
”La Giunta regionale è già fattivamente impegnata nell’affrontare la vertenza Epolis; auspichiamo – conclude il capogruppo de Pdl – conche tale impegno venga mantenuto e porti a risultati concreti, in particolare per quanto riguarda la redazione cagliaritana del gruppo, e che il centrosinistra voglia adoperarsi, anche al proprio interno, affinché il quotidiano fondato da Antonio Gramsci non chiuda le edizioni di Toscana ed Emilia Romagna”.