La denuncia del fiduciario Unci di Latina in accordo con l'Unione nazionale

Sabaudia: delibera “bavaglio” per i cronisti

Unci

Il sindaco di Sabaudia, Maurizio Lucci

SABAUDIA (Latina) – La giunta municipale della località turistica in provincia di Latina ha dato mandato al sindaco di investire “efficacemente il responsabile del servizio avvocatura allo scopo di attivare le risorse interne e ove occorrente, anche mediante l’ausilio di professionisti all’uopo individuati, avvalendosi delle risorse già assegnate per la difesa giudiziale, affinché sia tutelato in ogni sede giudiziaria ritenuta pertinente l’immagine della città e il buon nome degli amministratori, con particolare riferimento alle notizie denigratorie pubblicate negli ultimi tempi”.
Come se i fatti di cronaca debbano comunque essere taciuti.
Nella delibera si fa riferimento a una “campagna denigratoria” e al fatto che non si può “consentire che alcuna stampa quotidiana possa definire i rappresentanti dell’amministrazione come mandanti di attività non trasparenti e improntate alla coercizione”. Il tutto perché nella maggioranza che governa la città (Pdl) ci sono da tempo frizioni.

Il sindaco Maurizio Lucci e i suoi assessori il 12 agosto (delibera 134) hanno deciso di occuparsi della stampa anziché dei problemi di Sabaudia e successivamente hanno anche “convocato” dei colleghi per informarli che da quel momento in poi “rischiavano”.
Motivo? “Alcuni episodi, riferiti a comportamenti dei singoli privati, vengono ripresi da certa stampa con finalità non soltantoinformative e divulgative ma anche allo scopo di combattere, con gli strumenti della divulgazione e dell’eco mediatica, l’azione politica espressa dagli organi eletti”.Un copione già visto, insomma. “Chiediamo l’immediata revoca della delibera.
I cronisti hanno raccontato fatti avvenuti in quella città e vicende – come quella recente del possibile avvertimento a Roberto Saviano – facendo semplicemente il loro mestiere – afferma Giovanni Del Giaccio, fiduciario dell’Unci a Latina, d’intesa con il presidente nazionale Guido Columba – se Lucci si sente danneggiato ha già gli strumenti per agire, non c’era alcun bisogno di questo atto che sa tanto di bavaglio e minaccia preventiva. Per quanto ci riguarda non parteciperemo più a iniziative del Comune fin quando la delibera sarà in vigore”.

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