Il Cda dell’Istituto di Previdenza ha recepito e ampliato il Piano Famiglie varato nel 2009

Mutuo sospeso per un anno: lo permette l’Inpgi ai giornalisti in difficoltà

REGGIO CALABRIA – Rate sospese, per 12 mesi, nei casi in cui giornalisti titolari di un mutuo Inpgi e loro familiari cointestatari vengano a trovarsi in condizioni di non autosufficienza: è quanto ha stabilito il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani, ampliando il cosiddetto “Piano Famiglie”, varato a dicembre 2009. Tale accordo, siglato tra l’ABI, l’Associazione Banche Italiane, e le principali Associazioni dei consumatori, ha, infatti, come obbiettivo, quello di garantire la sostenibilità finanziaria delle operazioni di credito ipotecario delle famiglie.

Partendo, dunque, da un provvedimento adottato su scala nazionale, che interessa le più diverse realtà sociali e professionali, l’Inpgi ha delineato ulteriori misure indirizzate ai giornalisti iscritti e ai loro familiari.

“Già lo scorso anno il Cda dell’Inpgi aveva predisposto misure di tutela e agevolazione nei confronti dei colleghi in difficoltà – fa notare Carlo Parisi, fiduciario Inpgi della Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – ma la novità, ora, è che tali provvedimenti sono stati ulteriormente ampliati: mentre, in una prima fase, potevano chiedere la sospensione delle rate del mutuo per un anno soltanto quei colleghi che si fossero trovati in disoccupazione o in cassa integrazione, ora possono farlo anche i giornalisti che vengano messi in mobilità o che abbiano in essere un contratto di solidarietà”.

Da sottolineare, inoltre, è il fatto che di tali benefici potranno usufruire anche gli eventuali familiari cointestatari di un mutuo Ingi, nonché gli eredi, in caso di morte del titolare del mutuo. Durante il periodo di sospensione, poi, non matureranno gli interessi di mora o altre penalità e le rate sospese inizieranno a decorrere al termine del periodo di ammortamento originariamente previsto.

“Si tratta, come è evidente, – sottolinea Parisi – di un provvedimento che mira a salvaguardare le esigenze dei colleghi che possono trovarsi in difficoltà, in un momento di crisi del mercato giornalistico e di generale congiuntura economica negativa”.

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