REGGIO CALABRIA – Una raccolta di firme, quale concreto segno di protesta, contro la legge sulle intercettazioni: a promuoverla i giornalisti calabresi, riuniti a Catanzaro per il rinnovo del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. “Un’iniziativa chiaramente allineata con quelle promosse, in questi giorni, dalla Federazione Nazionale della Stampa – fa notare Carlo Parisi, Segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria e componente della Giunta Esecutiva della Fnsi – per contrastare il vaglio di norme inaccettabili, che non hanno uguali in nessun Paese democratico”.
Un’opinione, a quanto pare diffusa, messa nero su bianco dai giornalisti della Calabria, e sottoscritta con nome e cognome: “I giornalisti calabresi – si legge nella nota che precede la folta sottoscrizione – ritengono inaccettabili norme che vietano il diritto di cronaca, persino su atti non più coperti da segreto. Norme che impediscono ai cittadini di sapere come procedono le inchieste e di avere notizie dei misfatti di corrotti e corruttori”.
In Calabria, dunque, Sindacato e Ordine dei Giornalisti uniti anche in questa battaglia, che varca i confini della professione, coinvolgendo a pieno titolo la società civile.
Sempre nel segno della coesione, i risultati delle operazioni di voto per il rinnovo del Consiglio Nazionale dell’Odg: è, infatti, unanime la soddisfazione espressa dagli Istituti di categoria dei giornalisti (Sindacato, Ordine, Inpgi e Casagit) per l’elezione di Attilio Sabato (88) e Andrea Musmeci (84 voti), consiglieri professionisti, e la riconferma di Natalino Bianco (153 voti) e Cosimo Bruno (142), consiglieri pubblicisti.