ROMA – Il governo israeliano ha ammonito i giornalisti stranieri a non aderire alla missione della Freedom Flotilla, in partenza alla volta di Gaza con tonnellate di aiuti umanitari per i palestinesi, per non violare la legge israeliana.
In una lettera diffusa oggi dal suo ufficio stampa, il governo afferma che chiunque si unisca al convoglio rischia di non poter entrare in Israele per 10 anni. Nella lettera, riportata oggi dal quotidiano israeliano Haaretz, si afferma che la Freedom Flotilla “è una pericolosa provocazione organizzata da estremisti occidentali e islamici al fine di aiutare Hamas”.
Il governo israeliano ricorda, quindi, che le forze armate hanno ricevuto l’ordine di fermare il convoglio prima che raggiunga Gaza, dal momento che “la flotilla intende coscientemente violare il blocco che è stato dichiarato nel rispetto della legge e di tutti i trattati e del diritto internazionale”.
“Partecipare alla flotilla è una premeditata violazione della legge israeliana e può portare al divieto di ingresso nello Stato di Israele per 10 anni, alla confisca delle attrezzature e a ulteriori sanzioni”, prosegue la missiva.
Sul convoglio saranno presenti decine di giornalisti, oltre alla scrittrice Usa, Alice Walker, attivista dei diritti civili, premio Pulitzer con il romanzo “Il colore viola”.
Chi si imbarca sulla nave con aiuti umanitaria per Gaza rischia di non poter più entrare nel Paese per 10 anni