Al convegno su Zincone, il sottosegretario elogia il Presidente della Repubblica e spara a zero sui giornalisti

Gianni Letta: “Giornalismo parolaio ed effimero”

Gianni Letta

ROMA – La commemorazione dei 150 anni dell’unità d’Italia, celebrata in occasione del 2 giugno “ha consentito di mostrare al mondo il volto migliore dell’Italia, dinamica, aperta e operosa che merita fiducia come lei, signor Presidente, auspica”: lo ha detto, ieri sera, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, intervenuto con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il presidente della Camera, Gianfranco Fini, a un convegno dedicato a Vittorio Zincone, nella Sala del Cenacolo della Camera dei deputati, in Vicolo Valdina.
L’occasione è stata offerta dal centenario della nascita del giornalista e politico liberale, sul tema “Vittorio Zincone: siamo tutti liberali?”. Dopo il saluto inaugurale del presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha introdotto e moderato i lavori Giovanna Zincone. Sono intervenuti Gianni Letta, Luca Goldoni, Piero Ostellino, Massimo Teodori, Giuliano Urbani, Valerio Zanone, Luciano Pellicani.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ex giornalista, ha commemorato la figura del suo collega Vittorio Zincone con una stoccata al “giornalismo parolaio e effimero che oggi va di moda”.
Letta ha sottolineato, a partire dal “modello” Zincone, la necessità dei giornalisti di “studiare, leggere, documentarsi e ricercare” laddove, invece, il giornalismo italiano “è più incline all’improvvisazione e alla superficialità”.

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