L'azienda che fa capo al Prc ha corrisposto solo il 20% della retribuzione di gennaio

Liberazione taglia gli stipendi, il cdr insorge

ROMA – Il comitato di redazione e l’assemblea dei giornalisti di Liberazione denunciano che “le retribuzioni del mese di gennaio sono state corrisposte solo nella misura di un acconto del 20 per cento” e chiedono che la Direzione nazionale del partito-proprietario Prc, convocata per il 10 febbraio, prenda decisioni che garantiscano i lavoratori.
“La Direzione del Prc – si legge in una nota – è in grado di decidere, e subito. Sappia, dunque, che le spettanze delle lavoratrici e dei lavoratori non garantite dalla situazione dei bilanci della Mrc sono molteplici e sostanziali. In una situazione che presenta comunque rischi per la continuità dell’impresa, una proprietà e un’azienda responsabili dovrebbero sapere che i primi creditori sono i dipendenti: e che le spettanze contrattuali specificamente previste per i casi di cessazione traumatica delle attività debbono essere le prime garantite. Lo saranno comunque: dal sindacato e dagli enti preposti, in forza della legge”.
“Il 10 febbraio è di per sé una data estrema per assumere decisioni responsabili – si conclude così la nota – perché un tavolo ufficiale è già convocato solo 4 giorni dopo (in Fieg, ndr), perché questa settimana si conoscerà con certezza l’esito del Milleproroghe in Senato e cadrà così ogni alibi, perché, infine, le lavoratrici e i lavoratori sono già pagati un quinto del dovuto dal mese di gennaio. Cioé, hanno già dato. Da adesso comincia, per il cdr e l’assemblea delle giornaliste e dei giornalisti di Liberazione, il tempo di assicurarsi tutto il dovuto”.

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