In venticinque accusati di ”disordini di massa” per la rielezione del presidente della Bielorussia

L’Osce chiede il rilascio dei giornalisti arrestati

Aleksander Lukashenko

VIENNA – L’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) ha chiesto che siano liberati “immediatamente” i giornalisti arrestati in Bielorussia nella notte delle proteste contro la rielezione del presidente Alexandre Loukachenko. “La violenza contro i media è inaccettabile. La polizia dovrebbe assistere i reporter che seguono gli avvenimenti pubblici, non intimidirli, nè rovinare i loro materiali o metterli in prigione”, ha precisato la rappresentante Osce per la Libertà dei media, Dunja Mijatovic.
Venticinque giornalisti sono stati arrestati domenica a Minsk dopo una manifestazione di oppositori del presidente autoritario, e sono stati condannati al carcere fino a 15 giorni, secondo l’Associazione dei giornalisti bielorussi.
Le autorità bielorusse hanno, intanto, concesso la libertà condizionale a due dei sette candidati alle presidenziali arrestati durante le proteste. Dmitry Uss e Rygor Katusev sono stati rilasciati lunedì sera ma non potranno lasciare Minsk fino a quando non si sarà conclusa l’indagine a loro carico. Tutti i sette candidati arrestati sono accusati di aver organizzato “disordini di massa”, un reato che comporta fino a 15 anni di carcere.

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