Antonio Di Pietro
ROMA – Antonio Di Pietro preannuncia battaglia in Aula alla Camera per difendere il diritto della stampa di pubblicare il contenuto delle intercettazioni.
“Quando le trascrizioni arrivano al giornalista, o sono pubbliche o il segreto d’ufficio è già stato violato da qualcun altro”, ha spiegato il leader dell’Italia dei Valori ai cronisti a Montecitorio.
“Nel 99,9 per cento dei casi le intercettazioni sono pubblicate quando gli atti vengono depositati e più soggetti possono leggerli”, ha ricordato, “non solo il magistrato, ma l’imputato o i suoi difensori, così come altri pubblici ufficiali. E’ tra questi che va cercato chi compie il reato, non il giornalista”.
Il disegno di legge dalla prossima settimana all’esame dell’Aula “è l’ennesima legge ad personam, anche se pochi mesi fa il 95 per cento degli elettori ha bocciato con un referendum un’altra legge per l’impunità del premier”.
Per Di Pietro, “il problema non è far sapere come si comportano i politici, ma fare in modo che i politici la smettano di comportarsi da criminali”.
