
A rivelarlo è stata l’azienda incaricata da News International di gestire i suoi sistemi informatici, alimentando così il sospetto che le autorità britanniche abbiano perso molte prove per le loro indagini sulle intercettazioni illegali compiute dal tabloid News of the World.
Stando a quanto riferisce oggi il Guardian, l’azienda HCL ha precisato alla Commissione parlamentare per gli Affari interni di non aver rilevato “niente che pareva anomalo, sconveniente o incongruente” con i propri obblighi contrattuali nella richiesta di cancellare le email. Pertanto, ha aggiunto, “spetta a News International, alla polizia e alla vostra commissione stabilire se erano altre le priorità quando è stato chiesto di distruggere le email”.